Questa è una immagine del palato di una forte fumatrice cronica (>40 pack years!), e illustra ben quattro alterazioni mucose, tre delle quali certamente fumo-correlate, la quarta probabilmente co-innescata dal fattore “fumo” di sigaretta. Un ulteriore importante fattore di rischio è legato al fatto che la paziente è da tempo in terapia cronica con Prednisone e Idrossiclorochina (HCQ) per una patologia autoimmune sistemica. In dettaglio:

1) Melanosi fumo-correlata. Le lesioni (macchie) sono osservabili come pigmantazioni brune, omogenee, a contorni regolari, sovente diffuse anche a livello gengivale e genieno (oltre che palatale). Va considerata una stigmate nei forti fumatori, ed è dovuta alla stimolazione dei melanociti attuata dai costituenti del fumo. Di per sè è innocua, rappresentando una conseguenza del fumo cronico, e tende ad attenuarsi assai lentamente dopo la dismissione del fumo.

2) Metaplasia dei dotti delle ghiandole salivari del palato. Come la precedente, è facilmente osservabile nei forti fumatori cronici, ed appare come una miriade di puntini rossi (sono lo sbocco dei dotti escretori delle ghiandole salivari minori del palato duro) nel contesto di una mucosa pallida ed ischemica. Il quadro veniva una volta definito “Stomatite Nicotinica”, termine talora ancora impiegato. La Stomatite Nicotinica è dovuta all’azione prolungata termica-chimica, mutagena, del fumo. Si accompagna ad una iperemia su base irritativa della sottile mucosa di rivestimento del palato molle, anch’essa osservabile in foto.

3) Area di ipercheratosi. In questa immagine la lesione è visibile all’estrema destra, apparendo come una area di Leucoplasia (OL) omogenea, ed è un reperto non raro nei fumatori. E’ dovuta all’azione prolungata, nel tempo, dei costituenti mutageni e cancerogeni contenuti nel fumo di sigaretta.

4) Papilloma Squamoso. Questa lesione è conseguenza di una infezione da HPV. Solitamente, in questi casi, si tratta di un sierotipo 6 od 11, low risk. Questi virus, nel caso di soluzioni di continuo della mucosa o nel caso di un abbassamento delle difese immunitarie locali, penetrano nello spessore della mucosa, creando una infezione e, nei casi in cui il virus non venga eliminato, una lesione,  In questo senso il fumo di sigaretta può essere considerato un cofattore di rischio da non sottovalutare, nello sviluppo di queste lesioni, così come la contestuale terapia con immunosoppressori.

 

Il Papilloma Squamoso, al centro dell’immagine, emerge nel contesto di una mucosa del palato duro ischemica, ricca di “puntini” rossi (metaplasia dei dotti escretori delle ghiandole alivari minori del palato duro), quadro definito volgarmente  “Stomatite Nicotinica”. In alto a sinistra di osserva una macula melanoticca fumo correlata, mentre in basso a sinistra una iniziale trasformazione della mucosa in senso leucoplasico. Posteriormente (in basso bella foto) la mucosa di rivestimento del palato molle appare iperemica ed infiammata, anche in questo caso a causa dell’azione cronica del fumo.